mercoledì 5 giugno 2013
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Possiamo rimanere amici dell’ex?
Che
si tratti di un coniugi, concubini o compagni, la questione resta la stessa:
qual è il posto di colui o colei con cui abbiamo condiviso una fetta di vita,
quando la storia d'amore è finita? Idealmente, bisognerebbe poter restare
amici, dal momento che ci si è amati. Ci guadagnerebbero un pò tutti, a
cominciare dai bambini, qualora ce ne fossero. Ma questo richiede qualche
sacrificio.
Possiamo
restare vicini ai nostri ex?
È
un caso raro, almeno in un primo tempo, soprattutto se la separazione non si è
decisa di comune accordo. Comunque, alcuni ci riescono, quando le condizioni
della loro rottura non sono troppo tempestose, o, col tempo, quando la tempesta
si è calmata.
I
nostri ex possono essere nostri amici?
Le
coppie che si separano serenamente, augurandosi sinceramente di conoscere la
più grande felicità con un altro, sono rare.
Il
risentimento, la gelosia, la paura, a volte l'odio sono più frequenti della
tenerezza e della complicità. Più la relazione è stata intensa e appassionata,
maggiori sono i rischi di dissapori. Non solo al momento della rottura, ma
talvolta anche molto più tardi, soprattutto quando ci sono in ballo i bambini.
Più della metà dei divorzi non sono consensuali, ma contenziosi. Accade allora
che i coniugi si affrontino in una lotta senza quartiere a proposito
dell'affidamento dei figli, degli alimenti da versare, della casa, se non
addirittura del cane e del gatto!
La
colpa è sempre dell'altro
Ciò
che molto spesso ostacola il riavvicinamento, è il fatto che ciascuno
attribuisce all'altro la responsabilità della rottura. Se lei ti ha lasciato,
per di più per un'altro, è "colpevole" di averti tradito. Dunque
tutto è permesso, lei deve pagarla cara, in senso proprio e figurato! E non di
rado, i bambini sono presi per testimoni delle colpe dell'altro e spinti a
prendere posizione contro. Poche coppie separate riescono a superare i loro
dissapori e a mantenere una relazione sufficientemente sana per preservarli
dalla zizzania. Quanto a colui che rompe la relazione, spesso per non sentirsi
in colpa non ha altra scelta che attribuire all'altro tutti i difetti della
terra! Ci si sente delusi, traditi nelle proprie attese, e basterà che l'altro
si mostri aggressivo per rendergli pan per focaccia!
Eppure
mi piaceva!
Per
costruire una relazione d'amicizia, occorre che le emozioni si calmino, e ciò
finisce generalmente per accadere. L'ex, prima di diventare esecrabile, non lo
era poi così tanto, dato che ci abbiamo costruito insieme un bel pezzo di vita.
Non avremmo potuto farlo senza una certa complicità, dell'amore o almeno del
desiderio. In effetti, l'oggetto di tutto questo non si è trasformato
radicalmente nel suo contrario. Quando le emozioni si saranno calmate, e di
preferenza, ciascuno si sarà accasato, sarà spesso possibile prendere le dovute
distanze. Per quanto possa essere stato calamitoso nel rapporto di coppia, l'ex
può diventare un formidabile amico. Ciò che nel quotidiano ci sembrava
insopportabile con la distanza non ha più alcuna conseguenza. Ci si può
scherzare su senza preoccuparsi d'altro se non di quello che alla fin fine, non
ha mai cessato di piacerci. Dopo la tempesta o quando la separazione è
consensuale, accade che si istauri fra i due una forma di relazione inedita, a
metà fra l'amore e l'amicizia. Qualcosa di piacevole e gioioso, ma non privo di
ambiguità. Non sempre è facile ritrovarsi e il ricordo delle coccole di un
tempo può farti degli strani scherzi. Peraltro, non sono da escludere i ritorni
di fiamma! A volte le separazioni permettono a entrambi di maturare e di
ritrovarsi in seguito. Il rischio, per quelli che non sanno imporsi certi
limiti, è di non potere più costruire nulla di nuovo; l'amicizia amorosa colma
in qualche modo quel vuoto, quella mancanza senza i quali, non ci sarà spazio
per nessun altro. Evitare questa trappola implica che ciascuno degli ex abbia
ben chiare le proprie attese e sappia mantenere le distanze. Allora è possibile
costruire un nuovo legame, questa volta unicamente d'amicizia!
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